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MUSICA IN VILLA 2010 

CORTE CASTELLETTI Via Belfiore, 6 –Cavalcaselle

24 giugno 2010

“La Dirindina”   di Domenico Scarlatti

Farsetta per musica in 2 parti  – libretto di Girolamo Gigli

(Roma – Teatro Capranica – Carnevale 1715) 

Personaggi 

Daniela Serafino: Dirindina

Marco Bussi: Don Carissimo

Michele Concato: Liscione

Sabrina Brigo: Dirindona

Ensemble d’archi del Conservatorio “G. Frescobaldi”

violino e concertazione: Achille Galassi

violini: Letizia Bonchi, Anna Carrà, Camilla Gori

viola: Giulia Capuzzo

violoncello: Luisella Ghirello

contrabbasso: Marco Tagliati

clavicembalo:   Luciano D’Orazio

Produzione del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara in coll. con il Teatro Comunale di Ferrara 

Le sinfonie di apertura atto sono tratte da:

B. Galuppi  Sinfonia in re maggiore (allegro,andante,allegro)   –  T. Albinoni  Sinfonia in sol maggiore

Introduzione strumentale “avanti l’opera”

A. Vivaldi               Sinfonia in do maggiore per archi

G. Ph.Telemann    Concerto in sol maggiore per viola e orchestra d’archi

L’intermezzo

La Dirindina è un  intermezzo in 2 parti , concepito per gli intervalli dell’ opera seria Ambleto  dello stesso Scarlatti. La vicenda , esilissima, è un pretesto per descrivere l’ambiente musicale del primo Settecento: Don Carissimo, maestro di cappella sciocco, pedante e bacchettone; la sua allieva Dirindina, giovane cantante tanto ambiziosa quanto mediocre; Liscione, “evirato cantore”, abile e spregiudicato .  In questo senso la Dirindina precorre il fortunato filone della satira sul mondo teatrale: sono successivi lavori come “Il teatro alla moda” (1720) di Benedetto Marcello , “L’impresario delle Canarie” di Metastasio e “L’impresario della Smirne” di Goldoni.

La trama

Don Carissimo sta impartendo una lezione di canto all’allieva Dirindina, giovane e graziosa, ma musicalmente poco dotata; il maestro mostra la sua gelosia per il castrato Liscione, cui la ragazza dedica un’attenzione equivoca. Proprio in quel momento giunge quest’ultimo, avvisando Dirindina che dal teatro di Milano chiedono la sua partecipazione per sostenere una parte molto ben retribuita. Don Carissimo vorrebbe accompagnare la ragazza, ma ne riceve un secco rifiuto; tenta anche di proseguire la lezione, ma poiché Dirindina e Liscione persistono nell’ignorarlo, minaccia di riferire tutto alla madre della ragazza, Dirindona. Nella seconda parte Liscione, rimasto solo con Dirindina, le elargisce consigli  su come comportarsi a Milano, al fine di compensare le sue mancanze tecniche con la bellezza e la furbizia.  Dopo le rassicurazioni Liscione convince  Dirindina a provare una scena tragica, la parte di Didone che viene abbandonata da Enea pur aspettando un figlio da lui. Sopraggiunge intanto Don Carissimo: non si accorge che si tratta di una recita, ma prende invece sul serio i riferimenti al matrimonio e al bambino pensando che l’evento stia succedendo realmente a Liscione e Dirindina. Don Carissimo esce allo scoperto, suggerendo a Dirindina di sposare Liscione e provocando così le risate dei due.

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VILLA MARTINELLI  Via Solferino, 4 Castelnuovo d/G 

1 Luglio 2010

“ORIZZONTI PERDUTI” 

Tributo a Franco Battiato 

 

Andrea Micarelli   (voce, tastiere e programmazione)

Diplomando in sassofono presso il Conservatorio Statale di Musica “L.D’Annunzio” di Pescara. Ha partecipato al seminario di musica jazz tenuto dal M° M. Ionata. Polistrumentista, partecipa a numerosi progetti musicali, tra i quali l’edizione 2009 di Sanremo Lab con la cantante Edea e a molteplici altre iniziative.

Simone Grifone   (pianoforte e tastiere)

Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica “L. D’Annunzio” di Pescara. Ha partecipato alla Master Class di musica da camera con i M°C.Lama e il M°S.Cabruja e al seminario di musica jazz tenuto dal M°M.Ionata. Attualmente frequenta il Triennio Jazz presso il Conservatorio “G.Frescobaldi” di Ferrara.

Ilaria Micarelli   (soprano)

Frequenta il III anno di Canto presso il Conservatorio Statale di Musica “L. D’Annunzio” di Pescara. Collabora con alcune istituzioni, prendendo parte a diverse Opere, tra cui “Otello”, sotto la regia del M° R. Bruson, al Concerto Lirico di Primavera con C. Remigio e con il Teatro Marrucino di Chieti nelle Opere “Pagliacci” e “Suor Angelica”.  Ha cantato, inoltre, in occasione del summit G8 tenutosi a L’Aquila nel 2009.

Cecilia Anna Grifone  (violino)

Diplomata in violino presso il Conservatorio Statale di Musica “L. D’Annunzio” di Pescara. Ha suonato con diverse orchestre d’archi ( Musicarchetipi, Ensemble Corelli…) e partecipato in qualità di studente effettivo alla Master Class “Il violinista in orchestra” tenuta dal M° P.Morena e al Corso per Orchestra d’Archi tenuto dal M° F.D’Annunzio.

Attualmente collabora con il Teatro Marrucino di Chieti (X edizione della Settimana Mozartiana, il concerto “I colori dell’anima” di A.Bocelli…), con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Statale di Musica “L.D’Annunzio” di Pescara e con l’Accademia Musicale Pescarese. Frequenta il corso superiore di alto perfezionamento con il M° E.Pellegrino.

Il gruppo “Orizzonti Perduti” nasce nell’estate 2006, quando, durante il viaggio di ritorno da un concerto di Battiato, quattro ragazzi si convincono di poter concretizzare le proprie individualità professionali dedicandosi allo studio delle opere dell’eclettico artista siciliano. Certo si tratta di una scelta coraggiosa, ma al tempo stesso affascinante, proporre un autore che è ancora “un caso” di difficile collocazione, in quanto protagonista di quel lavoro di ricerca di musica sperimentale agli inizi degli anni Settanta e che poi spazia con disinvoltura dalla composizione colta alla etnomusica, dall’opera lirica agli spigolosi suoni di frontiera, dalla pittura al cinema, ottenendo ovunque ambìti riconoscimenti. “Orizzonti Perduti” rappresenta un gruppo insolito, alla ricerca di una sonorità espressiva e sensibile, poco convenzionale, un gruppo che guarda verso una musica di grande intensità da raggiungere attraverso un percorso di avvicinamento progressivo, ma appena iniziato data la giovane età dei componenti.

 

PALAZZO COSSALI-SELLA  Via Cossali, 1 – Castelnuovo d/G

8 luglio 2010 

“TANGOCINCO e MARIANO SPERANZA” 

Carmen Falconi (pianoforte)

Pamela Falconi (flauto traverso)

Gian Luca Ravaglia (contrabbasso)

Giulia Costa (violoncello)

Giuliano Romagnesi (chitarra)

Mariano Speranza (cantante)

Il Tangocinco è un quintetto di giovani musicisti e da anni si dedica allo studio e all’esecuzione del tango rioplatense, facendone rivivere le tipiche atmosfere e suggestioni. Il gruppo, nato nel 2002 come un quartetto di artisti provenienti da esperienze musicali diverse, composto da Pamela Falconi al flauto, Carmen Falconi al pianoforte, Giulia Costa al violoncello e Giuliano Romagnesi alla chitarra, ha scelto in seguito di ampliare il proprio organico con la presenza del contrabbassista Gian Luca Ravaglia. I diversi percorsi di formazione che vanno dal jazz alla musica classica permettono all’ensemble di affrontare il tango, unendo l’approccio classico a quello più improvvisativo tipicamente jazzistico. Il Tangocinco esegue brani appartenenti alla tradizione del tango (Gardel, Stamponi, Troilo) e giunge ad esplorare il linguaggio del tango nuevo di A. Piazzolla e di altri autori contemporanei. Il gruppo si è perfezionato con il bandoneonista uruguayano di fama internazionale H. Ulises Passerella, con l’intenzione di avvicinarsi al tango in modo filologico e rispettoso del mondo che esso racconta. La scelta insolita di affidare la parte solista al flauto si deve alla volontà di riprodurre la formazione con la quale il tango ha preso vita sulle rive del Rio de la Plata. Nell’autunno del 2006 il Tangocinco ha inciso il suo primo cd intitolato Ventana, con la preziosa partecipazione della cantante Giulia Maria Aruffo, la cui voce, ha arricchito il lavoro del quintetto. Il cd include brani di tango tradizionali, brani di A. Piazzolla e di H. U. Passarella; inoltre, in esso compare il contributo originale di Giuliano Romagnesi, grazie al quale il tango incontra il jazz e le sue suggestioni.

Il quintetto si è esibito nell’ambito di diverse rassegne concertistiche di fama internazionale in tutta Italia (Notti bianche di Ferrara, concerto tenutosi nella sede dell’Accademia pianistica di Imola, rassegna organizzata dalla Sala Fellini di Faenza, stagione musicale di Tradate, concerto a Villa Rospigliosi di Lamporecchio, rassegna “Sotto le stelle” organizzato dal comune di Parma…). Inoltre il Tangocinco il 4 agosto scorso è stato invitato a tenere il concerto d’apertura nell’ambito del Festival internazionale di Tango tenutosi a San Ginesio, in provincia di Macerata, sotto la direzione artistica del M° H. U. Passarella. Il gruppo talvolta si avvale della collaborazione del musicista cesenate Giampiero “Pepe” Medri, il quale contribuisce con il suo bandoneón ad arricchire le sonorità della formazione. Il Tangocinco, infine, ha preso contatti con l’ambasciata uruguayana per programmare un viaggio in Uruguay, al fine di poter toccare con mano i luoghi in cui il tango è nato e per dare avvio a collaborazioni e scambi con enti che promuovono concerti, manifestazioni che fanno sì che il fascino profondo e toccante della musica rioplatense continui a vivere.

Mariano Speranza (cantante)

Tenore, pianista e compositore argentino, nasce a Córdoba nel 1981, e in quel Conservatorio a 19 anni si diploma in pianoforte.
Nel canto, studia con i più grandi maestri argentini e frequenta corsi di tecniche vocali e arti sceniche (Teatro Colón di Buenos Aires), poi in Italia si perfeziona con il basso Michele Pertusi e con il tenore William Matteuzzi.
Vive le prime esperienze nel coro Polifonico de Cordoba, poi in Italia nel coro della Fondazione Arturo Toscanini di Parma, nel coro del teatro Comunale di Piacenza, nel coro del teatro Regio di Parma, sotto la direzione di Riccardo Muti, Daniel Oren, Patrick Fournillier, Romano Gandolfi, ecc. e ricopre parti minori in: Madama Butterfly a Terni-Caserta-Taranto, Rigoletto a Fidenza con il Teatro Regio di Parma, Aida nel teatro Openair a Narni, La Traviata a Rimini insieme a Roberto Servile, Otello al Magnani di Fidenza, e parti principali in compagnie giovanili qualificate, come Don Ottavio nel Don Giovanni dell’As.Li.Co., Dorvil ne La Scala di Seta al Teatro delle Erbe di Milano, Almaviva ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini a palazzo Barbarigo in Venezia, Nemorino ne L’elisir d’amore al Teatro Don Bosco di Cusano Milanino.
Per l’anno mozartiano 2006 ha cantato nel Requiem diretto da Claudio Scimone nel Duomo di Padova e di Verona, con Cecilia Gasdia, ed è stato protagonista della performance Mozart da vicino, di Lorenzo Arruga, con cantanti dell’Accademia della Scala, da Udine, a “Ravenna Festival” (solisti dell’Orchestra Luigi Cherubini), a Padova (Solisti Veneti) cantando e anche suonando il pianoforte; una parte è stata raccolta nel CD che accompagna il libro omonimo edito da Rizzoli. Di Arruga è stato anche protagonista del breve musical La ballata del giovane Rocco, inciso l’estate 2006 dopo l’esecuzione a Sarmato, dello spettacolo su Carlo Goldoni “La donna d’un tempo era un gioiello…” tenutosi all’auditorium di Padova e dello spettacolo Speciale Rocco a Sarmato nel 2009 del quale è stato anche Direttore Musicale.
Del folklore sacro sudamericano ha interpretato di Ariel Ramírez la Misa Criolla (Piacenza 2007; Varese 2008 diretto dal Maestro Alessandro Cadario) e la Navidad Nuestra (Parma 2005).

 

VILLA RIZZINI-SALVELLI Via Roma, 2 – Castelnuovo d/G 

15 luglio 2010

“IL BARBIERE DI SIVIGLIA”

di Gioacchino Rossini 

Sonia Peruzzo (soprano)

Diplomata con lode al Conservatorio  C. Pollini di Padova, è vincitrice di vari concorsi:  “Premio Lions Gaspara Stampa” Abano Terme (PD), “Giovani nella Lirica” di Adria, premio “Giovani nell’Arte” di Padova, premio “Opera Studio”  presso il Teatro dell’Opera di Roma, “Linicio Refice” tenutosi  di Patrica (FR), concorso a ruoli “Syntonium” di Bologna per l’allestimento del Flauto Magico (Regina della Notte), XII° “Concorso internazionale Mecenati” di Adria, borsa di studio al “Concorso Giuseppe Di Stefano” (Trapani), premio del pubblico al concorso “Pertile-Martinelli”, svoltosi a Montagnana (PD).

Filippo Pina Castiglioni (tenore)

Ha studiato con Renato Ercolani ed Alfredo Kraus. Vincitore di ruolo nel 1987 al Concorso Nazionale “Mattia Battistini” di Rieti, inizia la sua carriera cimentandosi in ruoli belcantistici.

Ha collaborato con direttori di chiara fama, quali P.Maag, R.Bonynge, M.De Bernart, M.Arena, T.Severini, etc. e registi come B.De Tomasi, G.De Bosio, F.Crivelli, F.Tiezzi, C.Maestrini ed altri.

Ha cantato in Teatri quali il Politeama di Palermo (E.A.Teatro Massimo), La Fenice di Venezia, Comunale di Treviso, Teatro Nuovo e Teatro Caio Melisso di Spoleto, Comunale di Modena, Ente Lirico di Cagliari,Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Parma, Comunale di Firenze e altri.

Ha partecipato al Festival dei Due Mondi (Spoleto), Festival delle Nazioni (Città di Castello-PG), Galuppi Festival (Venezia), Barock Tage di Melk (Austria). Ha svolto intensa attività anche all’estero: Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Giappone, USA, Canada, Russia, Brasile, Austria, Bulgaria, Ungheria e altri.

Notevole la sua attività concertistica, soprattutto nel campo cameristico e della Musica Sacra.

Andrea Cortese (baritono)

Nato a Verona, ha iniziato gli studi musicali come pianista, intraprendendo successivamente lo studio del canto, sotto la guida del M° Danilo Cestari e diplomandosi presso il Conservatorio C. Pollini di Padova. E’ stato finalista in vari concorsi internazionali risultando vincitore al Concorso Internazionale “Città di Savigliano” (Cuneo) nel 1994 e “Luciano Pavarotti International Competition” nel 1995. Ha debuttato al Teatro La Fenice di Venezia nell’”Idomeneo” di Mozart e nella “Gazza Ladra” di Rossini, sotto la direzione dei Maestri P. Maag e G. Andreatta.

Da quel momento ha lavorato in diversi teatri europei in Austria, Germania, Inghilterra, Svizzera, Lussemburgo, in Sud America e in Giappone, impersonando ruoli quali: Germont (Traviata), Figaro (Barbiere di Siviglia), Dottor Malatesta (Don Pasquale), Belcore (Elisir d’amore), Conte di Luna (Trovatore), Rigoletto, Enrico (Lucia), Sharpless (Butterfly), Silvio (Pagliacci).

Eugenio Leggiadri Galliani (basso – baritono)

Ha studiato canto con il Soprano Cecilia Fusco ed ha seguito corsi di canto ed interpretazione con diversi insegnanti (Katia Ricciarelli, Raina Kabainvanska, Luciana Serra, Elena Baggione).Nel 1993 ha tenuto diversi concerti alla Televisione di Stato di Hulan-Bator (Mongolia), in occasione della settimana di musica italiana.Nel 1995 ha debuttato nel ruolo di Colline (La Bohème) a Terragona (Spagna) ed ha partecipato al 3° Festival d’Art irique di Never (Francia).Ha registrato per la RAI il “Te Deum” di M. Charpentier.Ha interpretato il ruolo di protagonista ne “Il Maestro di Cappella ” al Festival di Tibor Varga a Sion (Svizzera).Ha cantato in Italia e all’estero presso il Teatro di Istanbul (Turchia),il Teatro Marruccino di Chieti, in prima mondiale, il Teatro di Valencia,  St. Gallen nella Cenerentola (Don Magnifico),il Teatro Verdi di San Severo nel Trovatore (Ferrando) e nel Barbiere di Siviglia (Bartolo),il Teatro Verdi di Trieste….Svolge un’intensa attività concertistica sacro-oratoriale (Requiem di Mozart, Messe di Mozart e Schubert, Cantate di Bach, ecc.) e liederistica.

Beatrice Zuin (attrice e regista)

Dal 1985 recita in Italia e all’estero in allestimenti di propria ideazione nell’ambito del teatro comico gestuale e musicale.

Attualmente si occupa dell’anima del DIMteatrocomunale di Castelnuovo del Garda (VR), di cui è Direttore Artistico dal 2005. Cura la formazione attraverso corsi e incontri dedicati alla recitazione e alle tecniche di comicità. E’ interprete e regista dei propri spettacoli.

Si dedica alla realizzazione di eventi di teatro e di teatro di strada e, con particolare passione, ad allestimenti, invenzioni e serate “speciali” di canto lirico.

Michela Forgione (pianoforte)

Diplomatasi brillantemente sotto la guida di Marta Del Vecchio al Conservatorio N. Paganini di Genova, frequenta i corsi di perfezionamento del M° Guido Agosti all’Accademia Chigiana di Siena. Successivamente si dedica al repertorio cameristico strumentale e vocale, collaborando con prestigiosi musicisti con i quali ha svolto attività concertistica in Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Yugoslavia.

Nel repertorio lirico è nota e richiesta per la sua vasta esperienza, accompagnando spesso in concerto artisti quali Bruson, Cappuccilli, Baglioni, Martinucci, Giaiotti, Ricciarelli.

Ha svolto attività professionale in qualità di maestro collaboratore presso il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Filarmonico e l’Arena di Verona.

Associazione Opera Synergy, per il ciclo “Ti racconto l’Opera”  presenta:

“IL BARBIERE DI SIVIGLIA” di Gioacchino Rossini

Frammenti e arie d’opera

Riduzione e messa in scena a cura di Beatrice Zuin 

Personaggi e interpreti:

 

Rosina                                              Sonia Peruzzo

Il Conte d’Almaviva                        Filippo Pina Castiglioni

Figaro                                    Andrea Cortese

Don Bartolo                          Eugenio Leggiadri Galliani

Berta                                     Beatrice Zuin

Michela Forgione                (pianoforte)

LA TRAMA

Il conte d’Almaviva è innamorato della bella Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore, Don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte chiede a Figaro, il barbiere “factotum della città”, di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale si è presentato sotto il falso nome di Lindoro. Figaro consiglia al conte di cambiare personalità e fingersi  un giovane soldato a cui il barbiere ha procurato un foglio, che ne attesta la temporanea residenza in casa di Don Bartolo. Ciò permette al Conte/Lindoro di introdursi in casa e di allacciare i rapporti con Rosina. La ragazza scrive un biglietto per Lindoro, ma Don Bartolo si accorge che manca un foglio dal taccuino e striglia Rosina. Don Bartolo comincia a sospettare riguardo alla vera identità del giovane soldato. Giunge il sedicente maestro di musica Don Alonso (in realtà sempre il conte, celato in un nuovo travestimento), che afferma di essere stato inviato da Don Basilio, rimasto a casa febbricitante, a sostituirlo nella lezione di canto per Rosina. Per guadagnare la fiducia del tutore, il finto Don Alonso gli mostra il biglietto che Rosina gli aveva mandato. Nel frattempo giunge Figaro con il compito di radere la barba al padrone di casa. Nonostante Figaro faccia il possibile per coprire la conversazione dei due giovani, Don Bartolo capta le loro parole e caccia tutti. Con lui resta solo Berta, la serva, a commiserare il vecchio padrone. Don Bartolo fa credere a Rosina, mostrandole il biglietto consegnatogli da Don Alonso, che Lindoro e Figaro si vogliano prendere gioco di lei. Quest’ultima, amareggiata, acconsente alle nozze con il suo tutore, che subito esce a chiamare il notaio, mentre con una scala Figaro e il Conte entrano in casa dalla finestra e la raggiungono. Finalmente il conte rivela la propria identità, per chiarire la situazione e convincere la fanciulla della sincerità del suo amore. Don Bartolo ha però tolto la scala e i tre complici si trovano senza via di fuga. In quel momento sopraggiunge il notaio chiamato a stendere il contratto delle nozze tra Don Bartolo e Rosina. Approfittando dell’assenza temporanea del tutore, il conte convince lui e Don Basilio (dietro congrua ricompensa) a inserire nel contratto il nome suo in luogo di quello di Don Bartolo. Quando Don Bartolo ritorna è troppo tardi e a quest’ultimo resta solo la magra consolazione di aver risparmiato la dote per Rosina, che il conte di Almaviva rifiuta. Gli amanti coronano dunque il loro sogno.

 

VILLA SACRO CUORE Via Fiera, 4 – Cavalcaselle

22 luglio 2010

“ITALIAN SWING”

Gastone Guerrini  (contrabbasso e voce)

Fulvio Penso (tromba)

Alessandro Fariselli  (sassofono)

Stefano Nanni  (pianoforte)

Gianluca Nanni  (batteria)

E’ una formazione di chiara impronta jazzistica, che pesca a piene mani dalla letteratura musicale di quegli anni e la ripropone con altrettanta ironia.

Nei concerti i brani più accattivanti di Carosone e Buscaglione vengono intercalati da altrettanti brani, colti tra i più raffinati autori italiani dell’epoca  e da alcuni “classici” dello swing americano, proprio a sottolineare il filo che lega queste esperienze musicali apparentemente così lontane.

…..Queste canzoni sono,  al tempo stesso,uno spaccato di vita italiana dell’epoca, e un esempio di musicalità acuta e frizzante, o (se preferite), di “contaminazione”, come si usa dire oggi, fra la musica di oltre oceano e la tradizione italiana, così marcata dalla musicalità partenopea.

 

VILLA TANTINI Via Goito, 8 – Oliosi

29 luglio 2010

“M° JULIAN GARGIULO” (piano solo) 

Nato in Italia, inizia gli studi al Conservatorio di Verona con la Prof.ssa. Randone, proseguendoli poi con il Maestro Ciccolini, prima a Biella e poi all’Accademia di Roma.  Dopo uno stage di un anno al Conservatorio di Mosca, dove ha studiato con il Prof. Mezhlumov, si è trasferito negli Stati Uniti dove ha ricevuto il Bachelor’s Degree alla Rowan University studiando con la Prof. Zuponcic.  Conseguito il Master’s Degree al Peabody Conservatory of the Johns Hopkins University nel 1997 con il Maestro Slutsky, ha completato il Doctor of Musical Arts Degree alla University of Maryland, sotto la guida del Maestro Rodriguez. Attualmente é Direttore Artistico della Sacred Heart Concert Series di Mt. Vernon e del Water Island Classical Music Festival nei Caraibi. Nel 2010 Julian e’ stato nominato Direttore Artistico di “Crossing Borders”, un programma di Hunter College (NY) che presenta artisti affermati provenienti dalla Russia e dall’Europa Orientale che ora vivono a New York.

Ha svolto attività concertistica in Italia, Francia, Germania, Russia, Singapore, Australia e Stati Uniti, ottenendo sempre entusiastici consensi di pubblico e critica.  Dopo il suo debutto alla Carnegie Hall nel 1997, ripreso in diretta dalla RAI-International Television, si é esibito in sale quali Bolshoi Sal (Moscow), Seymour Theatre (Sydney), The Esplanade (Singapore), Nazioni Unite (New York) e il Teatro Filarmonico (Verona). Recenti collaborazioni l’hanno visto in recital con il soprano russo Olga Makarina (Metropolitan Opera) e il trombettista Josef Burgstaller (Canadian Brass) e, nell’ambito della New York Philharmonic Chamber Series, con la violinista Elizabeth Zeltser.

Di rilievo, nel 2010, la realizzazione del suo sesto CD ‘Mostly Julian’ che segna il debutto di Gargiulo come compositore.

Nel 2008 Julian ha fondato la Non-profit Organization 16000children.org che riunisce musicisti, pittori e registi nella creazione di eventi per sensibilizzare al fatto che ogni giorno, nel mondo, più di 16000 bambini muoiono di fame. Il primo concerto “Gargiulo and friends” for 16000children ha avuto luogo il 12 marzo a New York e altri a seguire  in America e in Europa, i cuiI fondi raccolti sono stati devoluti al progetto Every One di SAVE THE CHILDREN. Julian Gargiulo attualmente risiede a New York.

PROGRAMMA

L. van Beethoven         Sonata “Quasi Una Fantasia”, Op. 27 No. 2

J. Gargiulo                  Halloween, Op.7

F. Chopin                     5 Preludes, Op. 28

J. Gargiulo                  Sonata No. 1, Opus 6

F. Liszt                         Puszta Wehmut Fantasia sull’opera “Szép Ilonka” di  Mosonyi

F. Chopin                     Scherzo No. 1 in Si minore, Op. 20

GIARDINO ESTERNO DELLA SALA CIVICA “11 APRILE 1848”

Via Castello, 19 – Castelnuovo d/G 

5 agosto 2010 

Big-Band Ritmo-Sinfonica “Città di Verona” 

“DUE RIGHE DI STORIA…”

La Banda “Città di Verona” nasce nel 1946. Lo compongono strumentisti dell’Orchestra di Palcoscenico dell’Arena di Verona, delle bande di Quinzano, della Cooperativa Ferrovieri, di Borgo Roma e di Castagnaro.

Le prove si tenevano all’ex Campo Fiera di Verona, due volte la settimana. Il primo concerto risale al 20 settembre 1947 a Verona, in Piazza delle Erbe, per la Festa dell’Uva.

Nel 1975 la direzione viene affidata a Mario Pezzotta, che inserisce nel repertorio brani di carattere afro-americano. Per la prima volta un complesso a Verona esegue la musica jazz! La Banda “Città di Verona” assume la denominazione di Banda Ritmo-Sinfonica “Città di Verona” e svolge una notevole attività concertistica in Italia ed all’estero. Nel 1984 la direzione passa a Renzo Nardini, musicista di grande esperienza maturata nel corso di anni di collaborazione con famosi artisti come Angelini e Kramer. Nel 1995 nasce la Big-Band Ritmo-Sinfonica “Città di Verona”, che attualmente conta circa quaranta strumentisti.

Dal 1997 è guidata da Marco Pasetto che prosegue la strada intrapresa da Pezzotta e Nardini verso un costante miglioramento tecnico e lo sviluppo di idee ed esperienze innovative.

Il complesso ha collaborato con artisti tra i quali: Cheryl Porter, Silvia Testoni, Alan Farrington, Morgana Montermini, Terry Veronesi, Kyle Gregory, Roberto Magris, Augusto Mancinelli, Paolo Birro, Mauro Negri, Bob Bonisolo, Salvatore Majore, Giuseppe Zorzella, Riccardo Brazzale, ed altri. Degna di particolare menzione è la registrazione di “Raphsody in Blue”, di Gershwin con il pianista Paolo Birro. La big-band ha presentato inoltre progetti tra i quali: “Il Lungo Viaggio del Jazz”, al Teatro Filarmonico di Verona, nell’ambito della programmazione culturale “Scuola-Teatro”, promossa dal Comune di Verona; la favola musicale “Pierino e il Lupo” di Prokofiev, con arrangiamento in forma di blues dei brani orchestrali originali e la recente produzione “Gorni Kramer, il Jazz Made in Italy”. Altre esperienze musicali di prestigio sono la partecipazione a “Verona Jazz”; al “1° Wheels Big Band Jazz Festival” di Verona e l’esibizione al festival veronese “Verona Beat”; la collaborazione pluriennale con il Comune di Cavalese (TN) per un’esibizione estiva; i “Concerti in Altura” a Tratto Spino (Malcesine – VR); all’Auditorium del Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova con l’Orchestra Giovanile del Veneto; all’Auditorium del MART di Rovereto; I Concerti Natalizi con il gruppo Jasgawronsky Brothers e con il Coro di voci bianche A.Li.Ve. di Verona; il Concerto all’Auditorium Santa Chiara di Trento e molti altri.  

BEST OF BIG BAND

La big band è la più grande formazione musicale jazz ed è anche la prima e più autentica formazione orchestrale di musica afroamericana. La Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona raccoglie in questo repertorio il meglio del jazz a partire dalla fine degli anni venti, (Dixieland Jam) attraverso l’era swing (Duke Ellington, Benny Goodman, Count Basie) per poi approdare al bebop, hardbop e latin di Charlie Mingus, Dizzy Gillespie, fino al jazz-rock di Herbie Hancock e Jaco Pastorius. La formazione veronese utilizza un classico organico da big band (5 sax, 4 trombe, 4 tromboni e sezione ritmica con percussioni) con l’aggiunta di flauti, corni francesi, clarinetti, basso tuba, fagotto e glockenspiel. Il repertorio è spettacolare e coinvolgente poiché coniuga qualità artistica e intrattenimento.